Ieri trasferta a Figline Valdarno per l’Under 14 impegnata nella Coppa Firenze-Prato. Sapevamo che il Valdarninsieme era squadra con grossi potenziali e che sarebbe stata una partita molto dura. Il Volley Club Sestese, comunque, non ha fatto una brutta figura, è uscito dal campo a testa alta dimostrando che la partita poteva andare anche diversamente da come poi è andata. Nel primo set la nostra squadra non è riuscita ad entrare in partita e solo a tratti abbiamo visto delle buone giocate. Il set si concluderà con un deludente 25-8 per la squadra di casa. Anche nella prima parte del secondo set la musica non cambia e sembra che la Sestese possa perdere il parziale con un margine ancora più grosso che nel primo. Sul 18-6 per Valdarninsieme ecco che magicamente con una serie positiva alla battuta, con buone coperture dietro ed un buon attacco la Sestese si sveglia e si riporta sotto fino ad un sorprendente 20 pari, poi addirittura 21-20 per noi. E’ sul 22 pari che accade quello che nessuno si aspetta: la Sestese riceve la palla, Mescoli la alza a Vitrano, schiacciata incrociata della nostra giocatrice, le avversarie si fanno sorprendere, la palla è dentro di ben 20 cm, ma l’arbitro la fischia fuori!! Dagli spalti, ma anche dalla panchina, non crediamo a quello che è successo. Purtroppo l’errore arbitrale ha dato nuova enfasi alla squadra di casa e ha mandato nel pallone la nostra. Il set si concluderà 25-22 con tanto amaro in bocca. Anche nel terzo parziale la Sestese non demorde e gioca alla pari con la squadra di Figline. Arrivate sul 18 pari, però, la squadra di casa dimostra di avere qualcosa in più e azzeccando una serie di battute riesce a portarsi avanti fino al 25-18 conclusivo.
Come avevo scritto la scorsa settimana l’importante era dimostrare di saper giocare, di essere all’altezza della situazione e tentare il più possibile di rendere la vita meno facile possibile ai nostri avversari. Penso che la nostra squadra lo abbia dimostrato. Vedremo cosa succederà al ritorno. Come diceva il grande Muhammed Alì: “Impossible is nothing!”
Articolo e foto di Andrea Martini.