2° Divisione – Sancat-Volley Club Sestese 2-3

2° Divisione Sancat – Volley Club Sestese 2-3

2-3   16-25  25-23  30-28 16-25 12-15

Cianchi k, Cremasco, Matteoli, Batistini, Pelagatti, Orsini, Casini, Lelli, Lomis, Calosi, Lotti, Casini, Raffaelli (libero).
Allenatore: Francioli
 
 
Si  aspettavano  conferme  dopo la  buona  prova  di  sabato  scorso  e la  conferma  è  avvenuta ieri contro la Sancat: al termine di  una battaglia  di  due  ore  e  quindici le ragazze allenate da Matteo Francioli hanno avuto la meglio.
Nel primo  set la formazione prevede Matteoli  in regia, Pelagatti e Orsini  di  centro, Batistini  opposto, Lotti e Casini   s1  e  s2 , Raffaelli  libero .
 
La  partenza  è  buona, il  set  non  ha  assolutamente  storia e viene vinto  per   25-16.
 
Il secondo  set inizia con la stessa  formazione, ma la reazione   della  Sancat costringe ad un triplice  cambio a metà set: entrano Cianchi, Calosi  e  Cremasco  al posto di Lotti, Casini  e  Matteoli, eppure vince  la  Sancat per  25-23 con una sestese comunque in recupero sul finale.
Nel terzo   set  viene riproposta la  stessa  formazione  del  finale del  secondo  set. Fin da subito il set è giocato punto contro  punto. La Sestese  va vanti  per  23  a 20,  esce  Calosi  entra Lotti   ma  la  Sancat reagisce e  vince  il  set  per  30  a 28.
 
Nel quarto  set  viene schierata la stessa  formazione  del  finale   del terzo  set: reazione  positiva  di  Cianchi. A metà set avviene un cambio  in  regia:  rientra  Matteoli   al posto  di  Cremasco. La Sestese si aggiudica il set per  25  a 16.
 
Nel quinto  set    si  riparte   con Matteoli in  regia  e la  stessa formazione  del quarto set: inizialmente va avanti la  Sancat   per  7  a  9. Rientra  Cremasco   al  posto  di  Matteoli. Infine la Sestese riesce a recuperare e vincere per 15-12.
 
Una   vittoria  positiva  per  le  ragazze  di Francioli che  sembrano  essere  avviate  sulla  buona  strada.
 
Il prossimo  impegno è sabato  alle  18 alla palestra Balducci  contro il Firenze Ovest.
 
 
Articolo di Vittorio Mulinacci e redazione a cura di Silvia Cianchi 

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